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Farina fresca anche in Estate? Ecco come fare

Farina fresca anche in Estate? Ecco come fare

Si sa che la farina è un genere alimentare “Vivo” e stabile se conservato a temperatura ambiente ma in quanto “vivo” è di conseguenza molto suscettibile a quelle che possono essere le variazioni dal punto di vista ambientale (è deteriorabile se esposta a determinate temperature e/o umidità) ma anche legate alla salubrità stessa; essa infatti è facilmente contaminabile.

Apriamo una piccola parentesi sul tema: “scadenza e termine minimo di conservazione (conosciuto anche come shelf-life)” che non vogliono dire la stessa cosa!

Parliamo di “Scadenza” quando abbiamo un deperimento del prodotto tale da inficiare la sicurezza alimentare; parliamo invece di “Termine minimo di conservazione” quando il soggetto che innesca il deperimento del prodotto non inficia la sicurezza alimentare. Questo per dire che le farine, rientrando nel campo dei prodotti secchi non deperibili, presentano il “Termine minimo di conservazione” e non la scadenza in quanto il deperimento non inficia la sicurezza alimentare e pertanto possono essere consumate anche oltre questa data. Ricordiamo quindi che il prodotto che ha superato il Termine minimo di conservazione NON E’ SCADUTO! Comprendendo meglio questo aspetto eviteremo molti sprechi alimentare.

Quindi al raggiungimento della data del TMC, valuteremo la nostra farina e se non presenterà alterazioni, infestazioni la potremo tranquillamente utilizzare; può essere che abbia “perso” un po’ della sua qualità iniziale, ma risulterà ancora buonissima!

Vediamo quali possono essere le linee guida generali sulla conservazione della farina:

    • Mantenerla in un ambiente asciutto, fresco, ma non freddo: evitate di conservarla in un ambiente dove la temperatura possa superare i 25 gradi o scendere al disotto dei 10 gradi. In questo modo eviteremo lo sviluppo di muffe e di perdita di qualità organolettiche;
    • Evitiamo di conservarla vicina ad alimenti con odori particolarmente forti: la farina è una spugna e tenderebbe ad assorbirne l’odore;
    • Non miscelare farina vecchia a farina nuova (nello stesso contenitore) ma unitele solo al momento di utilizzarle e valutare al meglio lo stato della farina “vecchia”;
    • Le farine integrali hanno una “vita” più breve rispetto alle altre tipologie di farine

Bene, con questo articolo abbiamo visto che la farina è un grande prodotto, ma anche delicato e va trattato nel giusto modo. Abbiamo anche visto la differenza tra “Scadenza e Termine Minimo di Conservazione” in maniera da capire che non indicano la stessa cosa e che soprattutto ci permette di utilizzare la farina, senza compromettere la sicurezza alimentare, anche andando oltre questo termine. Abbiamo concluso questa prima parte su alcune linee guida sulla sua conservazione e speriamo che possano trovare utilità in tutte le vostre dispense.

Ci vediamo prossimamente con il seguito in cui vedremo come conservare al meglio la farina quando arriverà il temuto caldo Estivo.


Leggi anche: Come conservare al meglio la farina

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