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L’arte della pizza, una tradizione culinaria ormai celebrata a livello globale, vede nei prefermenti un alleato di valore per esaltare la qualità e il sapore dell’impasto. L’uso di una farina per pizza selezionata e di alta qualità in abbinamento è cruciale quando si scelgono tecniche di fermentazione a pre-impasto. Vediamo insieme i vari tipi di prefermento, le loro proprietà, i benefici rispetto agli impasti diretti e le applicazioni specifiche .
Tipologie di prefermenti:
Perché sono da preferire i pre-fermenti:
I prefermenti offrono una serie di vantaggi tecnici e gustativi quando vengono inseriti negli impasti per le nostre pizze:
In che quantità si utilizzano i prefermenti:
Cominciamo con il dire che non ci sono quantitativi prefissati nell’utilizzo dei prefermenti, il tutto dipenderà dal prodotto finale che vogliamo ottenere. Nell’impasto realizzato con la farina per pizza, la biga dovrà essere meno fermentata (non dovrà essere raddoppiata come in panificazione) ed è consigliata in impasti molto idratati per avere un sostegno maggiore oltre che una maggiore tenacità.
Come capire quanta % di prefermento è stata utilizzata in un impasto:
Quando si legge una ricetta viene sempre indicato, per esempio: IMPASTO PER PIZZA AL 70% BIGA, questo significa che l’impasto di quella ricetta avrà un quantitativo di farina, in questo caso per pizza, del 70% inserita nel prefermento (biga o poolish) ed il 30% rimanente sarà aggiunto come “rinfresco”; ossia a maturazione avvenuta del prefermento scelto, verrà aggiunto il 30% di farina per pizza, la parte di acqua rimanente, il malto, il sale, l’olio (se previsto) e se si vuole velocizzare ulteriormente la seconda fase, anche il lievito di birra.
Come preparare una biga:
1 Kg Farina per pizza tipo 0 o 00 con W compreso tra 300 e 350
440g Acqua
5 g Lievito di birra fresco
Per realizzare la biga possiamo utilizzare una farina per pizza tipo 0 o 00 a cui aggiungeremo l’acqua dove precedentemente abbiamo sciolto il lievito di birra. Importante è sciogliere il lievito in quanto il tempo di impastamento (soprattutto se fatto a mano) sarà breve e se lo inserissimo direttamente nella farina, non riusciremmo a distribuirlo in maniera omogenea. Dobbiamo ottenere un impasto grossolano, con tutta l’acqua assorbita dalla farina e senza parti di farina asciutta, non dovremo formare maglia glutinica in questa fase. La temperatura ottimale di chiusura della biga è di 21 ° C( un range ottimo è comunque tra i 20 ed i 22°C). Per essere sicuro di terminare la biga a questa temperatura è utile utilizzare una semplice formula che è : 55 (valore da mantenere fisso) – T. Farina – T. Ambiente
Come preparare una biga a freddo:
1 Kg Farina per pizza tipo 0 o 00 con W compreso tra 300 e 350
550/600g Acqua
5 g Lievito di birra fresco
Si procede come per realizzare la biga “classica”, ma una volta ultimata si fa fermentare in frigorifero a 4°C per 24h. In questo modo, per chi non ha luoghi adatti in casa o attrezzature che permettano di mantenere la temperatura a 16-18°C, la si può realizzare con estrema facilità.
Come preparare il poolish:
1 Kg Farina per pizza tipo 0 o 00 con W compreso tra 300 e 350
1l Acqua
Per la quantità di lievito varia in funzione delle ore di fermentazione, ad esempio:
Anche per il poolish è consigliabile sciogliere il lievito di birra nell’acqua e poi aggiungere il tutto alla farina per pizza che abbiamo scelto di utilizzare.