Eduardo Ore, classe 1985, nasce nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, culla di antiche tradizioni di panificazione che influenzano il suo percorso professionale.
Nel 1999, giovanissimo, muove i suoi primi passi nel mondo dell’arte bianca, lavorando nei forni e nelle pizzerie ai piedi del Vesuvio, prima come fornaio e poi come pizzaiolo.
Affascinato dalle caratteristiche uniche del pane di San Sebastiano, realizzato con lievito madre, e dalla pizza napoletana, decide di apprenderne le sapienti tecniche di produzione, gelosamente custodite in quei luoghi da secoli, dai più severi maestri lievitisti vesuviani.
La sua irrefrenabile curiosità e la costante propensione all’apprendimento e alla scelta di materie prime di altissima qualità lo portano, nel corso degli anni, a vivere esperienze di accrescimento professionale su diversi fronti. È così che si interessa allo studio, alla ricerca e allo sviluppo di farine di grano tenero per pizza all’interno di laboratori dell’industria molitoria, entra nel settore lattiero-caseario, collaborando con la famiglia agerolese Mandara, e nel campo del senza glutine con Aic Emilia Romagna.
Si dedica, con i Maestri lievitisti Achille Zoia e Piergiorgio Giorilli, all’approfondimento dell’ampio e complesso universo della scienza della panificazione, della gestione del lievito madre e della tecnologia dei grandi lievitati come panettone e pandoro.
Nel 2013 a chiamarlo per la sua Pizza Consulting è il maestro Enzo Coccia, che gli affida il ruolo di formatore, consulente tecnico e coordinatore di attività legate alla diffusione della pizza napoletana in paesi come Turchia, Cina, Spagna, Francia, Stati Uniti e Australia e negli anni a seguire, partecipa come relatore, in veste di mastro lievitista e massimo esperto di farine, a fiere, eventi, consulenze e congressi organizzati nei 5 continenti.
Idea e sviluppa uno speciale lievito madre chiamato “Ciruzzo”, ottenuto dalla fermentazione controllata di uva Catalanesca, coltivata sul suolo lavico del complesso vulcanico Monte-Somma Vesuvio. Da qui, in omaggio alla sua terra nativa, nascerà Vesuvius, il panettone artigianale napoletano realizzato con l’uso esclusivo di fermentazione di lievito madre e uva passa ottenuta dal vitigno vesuviano a indicazione geografica protetta.
Nel 2018 viaggia in tutto il Sudamerica, dove si occupa della diffusione della pizza in importanti colonie migratorie italiane come San Paolo in Brasile e Buenos Aires in Argentina. Durante il periodo trascorso nella maestosa estensione montuosa delle Ande, tra Cile e Colombia, analizza, da un punto di vista antropologico e agro-alimentare, l’antica civiltà Inca esistita in epoca pre-colombiana in quei luoghi.
Questa ricerca lo porterà all’ideazione e alla realizzazione di “Un Pan por Pachamama” per la ONG Fe y Alegria, un ampio programma formativo a servizio delle comunità indigene andine Quechua in diverse realtà rurali della Bolivia, per la diffusione di avanzate tecniche di panificazione con lievitazione naturale, con l’impiego di cereali e pseudo cereali della prestigiosa agricoltura d’altura delle Ande.
Nel 2019 diventa consulente tecnico e Maestro di Farine di Molino Colombo dove crea e firma “Fiore di Napoli” la nuova e rivoluzionaria farina della pizza napoletana.
Nel 2020 gli viene affidato l’incarico di tecnico nella commissione selettiva della prestigiosa Accademia Maestri del Lievito Madre e del Panettone italiano.