fbpx
Molino Colombo

Loading

Spedizioni gratuite per acquisti superiori a 60€.

0

Subtotale (0 articoli)

0,00 

Per completare l’ordine mancano 3 farine del nostro shop.

Molino Colombo
Metodo diretto e metodo indiretto: un viaggio nell’arte degli impasti di pane e pizza

Metodo diretto e metodo indiretto: un viaggio nell’arte degli impasti di pane e pizza

Il metodo diretto e indiretto nella panificazione: quale scegliere?
La preparazione di un buon pane o di una pizza perfetta non è solo una questione di ingredienti, ma soprattutto di metodo. Ogni piccolo dettaglio – dal tipo di farina utilizzata alla gestione del lievito, fino alla tecnica di impasto scelta – influisce profondamente sul risultato finale.

Tra le scelte più importanti da fare in fase di preparazione c’è quella del metodo di impasto: diretto o indiretto? Se il primo è noto per la sua relativa semplicità e rapidità, il secondo richiede maggiore attenzione e tempi più lunghi, ma ripaga con risultati straordinari in termini di sapore, leggerezza e durata del prodotto.

Il metodo diretto: la “semplicità” in panificazione
Il metodo diretto è quello che potremmo definire “tradizionale” nella sua concezione più semplice: consiste nel mescolare tutti gli ingredienti – farina, acqua, lievito e sale – in un’unica fase, fino ad ottenere un impasto liscio e uniforme.

Questa tecnica è ideale quando si ha poco tempo a disposizione o si cerca un processo meno impegnativo. È perfetta per pani rustici, pizze e focacce preparate in giornata.

Caratteristiche dell’impasto diretto

  • Facile da gestire
  • Mollica uniforme, con alveolatura meno pronunciata
  • Meno aromatico rispetto al metodo indiretto
  • Durata più breve, tende ad indurirsi rapidamente

Consigli per un buon impasto diretto

  • Utilizzare una farina di media forza (W 280-320)
  • Non eccedere con il lievito per evitare fermentazioni troppo rapide
  • Monitorare attentamente la fase di lievitazione

Il metodo indiretto: per il panificatore che vuole osare!
A differenza del metodo diretto, il metodo indiretto prevede una fase aggiuntiva: la preparazione di un prefermento, che può essere una biga o un poolish.

Questo processo conferisce all’impasto una maggiore complessità aromatica, una struttura più sviluppata e una durata superiore.

La biga: il cuore della tradizione italiana
La biga è un prefermento solido, preparato con farina, acqua (40-50%) e una piccola quantità di lievito (1%).

Dopo la preparazione, si lascia maturare tra i 16°C e i 20°C per circa 16-24 ore, sviluppando una fermentazione lenta che arricchisce il sapore del prodotto finale.

Il poolish: l’eleganza della panificazione francese
Il poolish è un prefermento liquido, preparato mescolando pari quantità di farina e acqua con poco lievito. Fermenta a temperatura ambiente per 6-12 ore e conferisce un sapore più delicato rispetto alla biga.

Vantaggi del metodo indiretto

  • Sapore: aromi più complessi
  • Struttura: impasto più alveolato e leggero
  • Durata: maggiore freschezza del prodotto
  • Digeribilità: fermentazione più lunga e prodotto più leggero

Tabella di confronto tra biga e poolish

Caratteristica Biga Poolish
Idratazione 44-45% 100%
Tempo di maturazione 20-22 ore 6-12 ore
Struttura Solida Liquida
Aromi Più intensi e complessi Più delicati

Quale metodo scegliere?
La scelta tra metodo diretto e indiretto dipende dal tempo a disposizione e dall’esperienza del panificatore.

  • Metodo diretto: ideale per chi vuole un processo semplice e rapido.
  • Metodo indiretto: perfetto per chi cerca un prodotto con sapori complessi e maggiore durata.

Preparare un buon impasto è un’arte che richiede pazienza e dedizione, ma i risultati – una pagnotta fragrante o una pizza dal cornicione perfetto – ripagano ogni sforzo!

Condividi su: